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    13.06.2018
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    BILDERBERG: Giorni veramente ricchi di eventi. In contemporanea ben tre riunioni di vertici politici ed economici mondiali. Cominciamo da quello che si sta svolgendo qui a Torino: il Bilderberg. Fino a qualche anno fa ne veniva persino negata l’esistenza: oggi per fortuna viene pubblicamente detto dove si svolge e chi sono gli invitati, i quali tuttavia sono tenuti al segreto. Tale riunione a inviti, club elitario o loggia massonica, che dir si voglia, si svolge da decenni e ne sono stati ferventi promotori Henry Kissinger e il suo caro amico la buonanima Gianni Agnelli, il cui nipote John Elkann prova timidamente a seguirne le orme. Quest’anno la riunione viene tenuta proprio nel quartier generale del mondo Agnelli, il Lingotto. Nella società europea e americana, così aperta e democratica, ogni anno un centinaio tra politici, giornalisti, finanzieri ed esponenti delle casate nobiliari vengono invitati in questa riunione sotto sigillo per chiacchierare di bridge e di dove passeranno le vacanze: guai a pensare che decidano come indirizzare le sorti del continente europeo e di quello americano! Si sarebbe degli ingenui, dei complottisti... A fine anni ‘90 c’erano solo pochi pazzi come David Icke o Giorgio Bongiovanni a parlarne, mentre giornalisti di grido come Gianni Riotta minimizzavano e schernivano, paragonando il Bilderberg agli UFO, cioè solo il frutto di una fantasia malata. Niente di male se fosse una riunione di privati, di industriali, di finanzieri. Quando però vi partecipano ministri di governi nazionali o giornalisti mainstream, diventa scandalosa e antidemocratica l’omertà alla quale si vincolano. Per non menzionare, poi, la splendida carriera fatta dopo aver partecipato al Bilderberg: tra gli italiani, Emma Bonino, Walter Veltroni e poi ben 3 futuri premier: Romano Prodi, Mario Monti, Enrico Letta. Pura coincidenza.Dalle informazioni trapelate nel corso degli anni, si evince che il Bilderberg ha sempre lavorato per la preminenza del polo euroatlantico e per la subordinazione economica e politica della Russia. Ovvio quindi che i giornalisti a marchio Bilderberg abbiano dipinto fin dall’inizio Putin come nemico pubblico.http://www.ilgiornale.it/news/cronache/iniziano-riunioni-bilderberg-cena-top-secret-torino-1537826.htmlSANZIONI ANTIRUSSE: Noi lo diciamo da tre anni, e siamo lieti che finalmente ci abbiano ascoltato! All’incontro del G7 in Quebec il presidente americano Trump ha detto che la Russia dovrebbe essere riammessa al G7, che tornerebbe quindi a essere il G8. Il nuovo presidente del consiglio Giuseppe Conte si è detto d’accordo, dopo aver esplicitamente dichiarato nel discorso di insediamento a Palazzo Chigi di voler aprire alla Russia e rivedere il sistema delle sanzioni.Lietissimi che venga finalmente ribadita la vocazione dell’Italia ad essere ago della bilancia tra est e ovest, mediatrice tra le grandi potenze.http://www.repubblica.it/politica/2018/06/08/news/conte_g7-198475957/https://drive.google.com/file/d/1B_DxPh7ndnDWv7rpSmtOIlcW2qQkjeMh/viewCINA-RUSSIA: Intanto in Cina Putin non ha fatto particolari commenti all’apertura di Trump e Conte, impegnato com’è a incontrare il Presidente cinese e poi a partecipare al summit dello SCO, Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, organismo intergovernativo per la cooperazione dei Paesi eurasiatici su temi come sicurezza, economia, cultura.https://regnum.ru/news/2428742.htmlhttp://www.interfax.ru/world/616356Nella passata rassegna avevamo detto come la Russia abbia toccato il record di esportazioni agricole verso la Cina. E proprio la compagnia statale cinese COFCO ha iniziato le trattative per l’acquisizione di un terminal portuale nel sud della Russia dedicato appunto al carico di cereali e oleacei.https://www.rbc.ru/newspaper/2018/05/24/5b051d5b9a7947b46169d873ESPORTAZIONI RUSSE: Lo diciamo da tanto tempo: la Russia non è soltanto un pozzo di materie prime, la sua economia non si basa solo più su petrolio e gas. Molto importante è anche il settore dei concimi minerali, che già vengono esportati. Il governo russo ha posto l’obiettivo di raggiungere il volume di 250 miliardi di dollari entro il 2024.http://www.rbcplus.ru/news/5b05cf267a8aa9580d8ceca7Segnaliamo un articolo che spiega con molti dati il perché e il quanto dell’aumento delle esportazioni russe non legate alle classiche materie prime. Aumento significativo che sgancia la Russia dalla dipendenza da gas e petrolio, che la rendeva vittima di pressioni esterne e speculazioni. Oggi la Russia esporta sempre più tecnologia, servizi e alimentari. Il governo ha attuato una strategia flessibile che ha permesso di sfruttare la debolezza del rublo, la congiuntura internazionale e l’aiuto statale alle imprese.http://www.rbcplus.ru/news/5b05cdc37a8aa95c2dd9bedcSe il video vi e' piaciuto o se vi e' stato utile, mettete LIKE! Se desiderate la traduzione delle nostre fonti, scrivete a: domenico@brokerage-est.com

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