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    17.01.2017
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    Enzo De Muro Lomanto - Ninuccia (con testo).wmv
    ENZO DE MURO LOMANTO - NINUCCIA; di De Curtis - Valente; 1940; Columbia DQ 3037.TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETETESTO:Se dice che a Tuledo nc'è na rosaca, cchiù d''o sole, li bellezze tene...E' sempe fresca, è sempe cchiù addirosa:tanto ch'è bella, chi v''o ppò cuntá!?Io nun voglio gran cosa,io nun cerco nu regno...ma vurría chella rosasulamente addurá...Io nun voglio gran cosa,io nun cerco nu regno...ma vurría chella rosasulamente addurá...Io passo pe' Tuledo tutt''e ssere,'a guardo...e nun mme stanco d''a guardá...'A penzo..e nun mme lassa stu penziero...e, doppo muorto, chi s''a vò' scurdá?!...Io nun voglio gran cosa,io nun cerco nu regno...ma vurría chella rosasulamente addurá...BIOGRAFIA (da Wikipedia)Enzo (Vincenzo) de Muro Lomanto era nato a Canosa di Puglia l'11 Aprile del 1902 ed è prematuramente scomparso a Napoli,sua città adottiva il 15 febbraio del 1952.Tenore di fama internazionale, cantò nei principali teatri del mondo, talora da solo, per lo più con la moglie, il celebre soprano Toti Dal Monte. Dopo aver frequentato il conservatorio di San Pietro a Majella debuttò nel 1925 al Teatro Costanzo di Catanzaro ne "La Traviata" e poco dopo al San Carlo di Napoli nella parte di Cavardossi nella "Tosca". Quindi nel 1928 fece il suo esordio trionfale alla Scala di Milano nel ruolo di Tonio in "La figlia del reggimento"di Gaetano Donizetti,sotto la direzione di Gabriele Santini. Nello stesso anno insieme alla moglie Toti Dal Monte partirono per un fortunato tour in Australia organizzato dal Soprano Nellie Melba.Nel 1929 ancora un trionfo nel ruolo di Colombello,nella prima rappresentazione assoluta sempre alla Scala di Milano di "Il Re" di Umberto Giordano e poi nel "Falstaff" nel ruolo di Fenton alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino e alla Staatsoper di Vienna.Nel 1933 fu poi al Teatro Regio di Torino ne "L'impresario in angustie"di Domenico Cimarosa e nel 1936 apparve all'Opera National de Paris come Duca di Mantova nel "Rigoletto". Quindi nel 1937 allestì personalmente per il Maggio Musicale Fiorentino "I racconti di Hoffmann" interpretando la parte di protagonista nella difficilissima opera. Restio ad interpretare cose facili e commerciali amò invece sempre cimentarsi in un repertorio più sofisticato e meno conosciuto cosicchè ai più la sua carriera di tenore lirico rimase più in ombra rispetto alle molte incisioni discografiche realizzate sempre per l'etichetta Columbia,di canzonette soprattutto del repertorio partenopeo. Cantò comunque alla Scala sino al 1943. Inoltre registrò due opere complete: Lucia di Lammermoor e Le Furie di Arlecchino di Antonio Lualdi. Descritto dai biografi come persona da un carattere estremamente introverso e dotato di una sensibilità artistica e umana fuori dal comune venne fortemente colpito dai tristi eventi legati al Secondo conflitto mondiale,tanto da cadere ancor giovane.in una profonda crisi depressiva che lo porterà in breve, all'abbandono delle scene prima e a una vita estremamente solitaria poi. Si spense ormai dimenticato e solo a Napoli all'inizio del 1952.I suoi dischi risultavano ancora tra i più venduti tra quelli del catalogo Columbia.La foto del video è tratta da: ildiscobolo.net

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